Milano, Roma, 4 aprile 2024
ANGEM e ANIR Confindustria, in una nota congiunta indirizzata alle Organizzazioni Sindacali, evidenziano la necessità di un tavolo di confronto per la ristorazione collettiva, che affronti le specificità e le criticità del comparto che, dalla pandemia in poi, ha subito un forte cambiamento a cui deve corrispondere un innovativo impianto contrattuale, in grado di governare e di rilanciare il settore, rendendolo più forte e più competitivo.
La ristorazione collettiva, servizio pubblico essenziale rivolto soprattutto a fasce fragili di utenza, sta attraversando un periodo di crisi senza precedenti. Rappresenta una fetta significativa dell’economia, con un fatturato annuo di oltre 6 miliardi di euro, impiegando circa 120 mila lavoratori di cui il 95% con contratti a tempo indeterminato. Negli ultimi quattro anni la tenuta economica delle imprese è stata messa a dura prova, arrivando a minacciare la sostenibilità dei contratti esistenti, per la necessità di concentrare le risorse rimaste nel tentativo di recuperare le perdite, a discapito della valorizzazione dell’intero comparto.
Una crisi acuita dagli effetti devastanti della pandemia, che ha generato ingenti perdite di volumi produttivi e di redditività, e da un conflitto bellico che ha innescato una spirale inflazionistica e un aumento dei costi senza precedenti per materie prime ed energia. A tutto ciò si aggiungono le difficoltà legate all’emanazione di regole e norme, come il nuovo Codice dei contratti pubblici e la complessa applicazione del decreto sui Criteri Ambientali, che non tengono conto delle istanze e della realtà di settore, a cui si aggiungono le difficoltà nel reperimento delle materie prime.
In questo inedito e difficile contesto è indifferibile un dialogo costruttivo con le parti sociali per la costruzione di un contratto nazionale del lavoro, focalizzato e specifico per il comparto.
«Al momento, il tavolo di discussione esistente per il rinnovo del CCNL Turismo e pubblici esercizi si è rivelato poco attento alle peculiarità e alle esigenze della ristorazione collettiva, essendo, comprensibilmente e naturalmente egemonizzato dalla specificità del comparto dei pubblici esercizi, portatore , come è noto a tutti, di problematiche e caratteristiche profondamente diverse, e sempre più divergenti dal nostro settore; in conseguenza di ciò ANGEM e ANIR Confindustria non riconoscono la rappresentatività del settore a quel tavolo ed avanzano la richiesta di un incontro che tratti in modo distintivo la ristorazione collettiva». Intervengono così Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, e Carlo Scarsciotti, Presidente di ANGEM.
«Riteniamo essenziale istituire – continuano i due Presidenti di ANIR e ANGEM – per la prima volta un ‘Tavolo Negoziale della Ristorazione Collettiva’ che possa affrontare in modo focalizzato e specifico le problematiche del settore, superando le disomogeneità rispetto agli altri comparti (come la ristorazione commerciale e i pubblici esercizi) e stabilendo un percorso condiviso verso il rinnovo contrattuale. Solo affrontando le specificità della ristorazione collettiva potremo garantire condizioni di lavoro e retribuzioni eque e sostenibili per tutti i lavoratori e una competitività del settore che leghi la produttività e un moderno sistema di welfare. Per tali ragioni rivolgiamo un forte appello alla collaborazione e al dialogo tra tutte le parti coinvolte, dialogo che finora purtroppo è mancato, ma che in un momento cruciale per il futuro di un settore e di una filiera strategici è diventato indispensabile.
Il nostro è un appello al senso di responsabilità nel rispetto del ruolo politico che deve avere il tavolo di confronto tra le parti sociali, in tal senso invitiamo le organizzazioni sindacali ad un incontro da tenersi entro aprile. È tempo di agire insieme per affrontare le sfide del nostro tempo e costruire un futuro migliore per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici e per tutte le imprese della ristorazione collettiva».